sabato 19 luglio 2014

insalata di papaia, pompelmo, caprino e via dicendo...



Non sono una grande appassionata dell'insalata ma in estate è un vero Must!!!
Apro una parentesi per dire che la parola Must, che viene usata negli ultimi tempi come non mai, mi fa infinatamente ridere, mi chiedo che cosa dobbiamo assolutamente avere, visto che, a mio modesto parere, tutti abbiamo troppo di tutto.
A parte il fatto che un'insalata al massimo si potrebbe definire come un "evergreen", comunque per me i must sono: uova, latte, burro, farina etc etc. Chiudo la parentesi.

In questi giorni a Torino è scoppiata l'estate con un caldo afoso di quelli che ti risucchiano tutte le energie e che ti fanno venire voglia di ingerire solo cose fredde, ed è così che una non amante delle insalate come me, si inventa le "insalate quasi senza insalata".


Ingredienti per due porzioni:

3 foglie di lattuga,
1/2 pompelmo rosa
1/2 papaia
2 caprini
una manciata di lamponi secchi
2 cucchiai di spremuta di pompelmo
olio extra vergine di oliva, sale pepe

Procedimento:

Ho lavato la lattuga e l'ho tagliata a pezzetti, ho pelato il pompelmo "a vivo" e ne ho ricavato delgi spicchi.
Ho pelato la papaia e l'ho tagliata a pezzettini, ho messo tutto in una insalatiera con i lamponi secchi. ho condito con olio, qualche cucchiaio di succo di pompelmo, sale. Ho aggiunto i caprini tagliati a pezzi e ho aggiunto il pepe macinato.

Veloce da preparar, leggera e soprattutto buona!!!!

Spero che la ricetta vi sia piaciuta!
A presto!

Clara


martedì 24 giugno 2014

Chips al microonde



Ieri sera ho postato su istagram la foto della mia cena che comprendeva delle chips di patate fatte al microonde e siccome qualcuno mi ha chiesto come le avevo fatte ho pensato di scrivere un post.

Poco più di un anno fa sono andata a trovare la mia amica Erica in Lussemburgo, Erica per quanto mi riguarda incarna perfettamente l'idea di wonder woman, con due bambini molto piccoli e un pancione di 8 mesi non ha perso l'entusiasmo e la curiosità nella cucina e mi ha fatto scoprire le chips al miroonde! (Senza parlare del fatto che lavora, gestisce la casa e i suoi bimbi che la vita gli ha regalato poco più di un anno l'uno dall'altro). Sono stati giorni spensierati, trascorsi giocando con i suoi "nani" e chiacchierando con lei che non vedevo da anni ma che sembrava fosse stata presente nella mia vita ogni giorno. E' una di quelle amiche che sento poco ma che porto sempre nel mio cuore, una di quelle amiche che da quando ci siamo incontrate c'è sempre stata nei momenti più belli e in quelli più brutti. .... E poi è bella, brava, intelligente, sempre sorridente, in splendida forma e ha sfornato tre bimbi uno più bello dell'altro, tre bimbi che quando li vedi vorresti fare subito un figlio.

Ci sono diversi modi, o meglio diversi kit per fare le chips al microonde, io ho comprato lo stesso set che usava Erica, è della Mastrad e si chiama topchips. L'ho comprato alla Rinascente ma si trova anche su internet.
Il set comprende due teglie e una mandolina, esiste anche la versione con una teglia sola ma personalmente lo sconsiglio, perchè con due teglie, mentre una è in forno, si può svuotare e riempire l'altra accorciando i tempi di preparazione.

Sulla confezione c'è scritto che le chips sono pronte in 3 minuti, ma è un tempo decisamente ottimistico,  i tre minuti sono quelli della cottura, la preparazione non è così immediata ed essendo molto sottili per una patata media occorreranno circa tre infornate.

Con questo Kit si possono fare chips di patate, di mele e di carote. Per quanto mi riguarda quelle di patate e di mele vengono bene, per quelle di carote non ho ancora trovato il tempo di cottura soddisfacente.
Il tempo di cottura è la cosa più importante in questa preparazione perchè pochi secondi in più bruciano il prodotto e pochi in meno non lo rendono croccante, per cui è importante trovare il giusto tempo con il proprio forno.
Il risultato non è esattamente identico alle chips fritte, ma sono comunque buone e sicuramente meno caloriche!

Per preparare le mie chips ho pelato le patate e le ho affettate con la mandolina in dotazione, le ho asciugate con lo scottex,  disposte sulle teglie e cotte in microonde a 800 w (senza grill - cottura normale) per 2 minuti e 50 secondi. Una volta cotte le ho salate, possono anche essere aromatizzate con diverse spezie, come la paprica per esempio.
Vi lascio alcune foto della preparazione, grazie per essere passati di qui!








domenica 11 maggio 2014

Mezze maniche con mandorle e pomodori secchi al profumo di menta


Qualcuno sostiene che i migliori condimenti per la pasta siano quelli che si preparano durante il tempo della sua cottura. Non sono sicura che questo sia vero, ma una ricetta veloce è sempre la benvenuta nella mia cucina!

Questo piatto è abbastanza originale non tanto per le mandorle quanto per la menta, molte persone ritengono che sia inusuale trovare la menta in un primo piatto, tuttavia dà una nota fresca molto piacevole soprattutto nelle belle giornate di sole!

Ho imparato questa ricetta da uno chef della Divella, qualche anno fa a un evento a Parma il cui nome era tutto un programma: "Porco ma buono"; Dopo due giorni passati a mangiare affettati in tutte le salse sia a pranzo che a cena (per non dire a tutte le ore), vedere lo stand della Divella per me era stato praticamente come vedere un miraggio...
Un sorriso, due parole e mi sono ritrovata in cucina... e voilà a voi la ricetta!

Ingredienti per 4 porzioni:

350 grammi di mezze maniche
100 grammi di mandorle
8 pomodori secchi
100 grammi di ricotta salata
6 foglie di menta
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva

sale grosso per la cottura


Procedimento:

Ho"buttato" la pasta in abbondante acqua salata.

Ho tritato grossolanamente con un coltello (potete anche usare la mezzaluna, io ho una profonda antipatia per le mezzelune preferisco i coltelli) le mandorle, i pomodori secchi e la menta.

Ho messo il trito in una ciotola con l'olio, ho aggiunto qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta e ho mescolato bene.

Quando le mezze maniche erano cotte le ho scolate e le ho versate nella ciotola con il condimento, ho mescolato bene e ho aggiunto la ricotta salata grattuggiata grossolanamente.

Ricetta velocissima ma con grande personalità.

Buona domenica a tutti!

Clara






lunedì 5 maggio 2014

Quattro quarti alle pere


Il dolce quattro qarti è un classico della pasticceria francese, credo che abbia origini bretoni, si chiama così perchè ha 4 ingredienti in eguale peso. Somiglia un po' al nostro pan di spagna con il burro, cioè alla così detta torta genovese.
Si può utilizzare questa ricetta per torte semplici da farcire con crema o marmellata o da aromatizzare con vaniglia e limone per essere consumate così come sono, oppure come ho fatto io si può utilizzare l'impasto mischiandolo a della frutta.

Non c'è nulla di difficile in questa ricetta, l'unica attenzione che bisogna avere è nell'incorporare gli albumi al resto del composto cercando di salvaguardare il più possibile l'aria. Spesso questi passaggi vengono sottovalutati e molte persone ritengono che sia una perdita di tempo, tuttavia io penso che la grande differenza in un piatto, specie se è semplice come questo, la facciano proprio questi dettagli.

Ingredienti per 8 porzioni:

250 grammi di farina 00
250 grammi di zucchero
250 grammi di burro fuso tiepido
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
1 bacca di vaniglia
4 pere grandi

Procedimento:

Ho sgusciato le uova separando i tuorli dagli albumi.
Ho montato gli albumi con 100 grammi di zucchero a "neve soda".
Ho montato i tuorli con il restante zucchero, ho unito la farina e il lievito setacciati, la polpa della vaniglia e il burro fuso.

Ho incorporato al composto un quarto degli albumi mescolando con cura dal basso verso l'alto cercando di non smontarli, una volta ottenuto un risulato omogeneo ho aggiunto nello stesso modo la restante parte di albumi.

Ho imburrato una teglia quadrata di cm 20x20, l'ho foderata con la carta forno, ho versato metà del composto, le pere tagliate a pezzi e infine ho coperto con l'impasto restante.

Ho cotto il dolce nel forno pre-riscaldato (statico) a 180° per 40 minuti (per sicurezza è meglio sempre affidarsi alla "prova stecchino").

Ho lasciato raffreddare il dolce prima di toglierlo dalal teglia.

a presto!

Clara






mercoledì 16 aprile 2014

Brownies al cacao e nocciole


Se avete poco tempo e volete preparare un dolce al cioccolato facilissimo questa ricetta fa per voi... e poi va un sacco di moda ultimamente!

Ingredienti per circa 20 pezzi:

300 grammi di burro
400 grammi di zucchero
150 grammi di cacao amaro in polvere
100 grammi di nocciole tritate
120 grammi di farina
4 uova
una bacca di vaniglia
un pizzico di sale

Procedimento:

Ho sciolto il burro e ho aggiunto lo zucchero, il cacao in polvere, la polpa della vaniglia e un pizzico di sale (potete fare questa operazione a bagnomaria oppure nel forno a microonde).
Ho lasciato intiepidire il composto e dopo di che ho aggiunto le uova una alla volta mescolando con un cucchiaio.
Ho aggiunto la farina setacciata incorporandola poco alla volta al resto degli ingredienti, infine ho aggiunto le nocciole.
Ho imburrato una taglia di dimensioni 30x50 cm, l'ho foderata con la carta forno e l'ho riempita con il composto.
Ho cotto i Brownies nel forno statico a 180° per 25 minuti.
Ho sfornato il dolce e quando era freddo l'ho tagliato in 20 quadrati.

Sono buonissimi, specialmente con una tazza di the.


Grazie per essere passati di qui! :)
Alla prossima ricetta!

Clara

lunedì 14 aprile 2014

Lasagne rucola caprino e noci



Una ricetta per una lasagna diversa dal solito: decisamente più leggera di quella tradizionale e veloce da preparare!

Ingredienti per 8 porzioni:

200 grammi di lasagne secche
300 grammi di caprino
250 grammi di ricotta
250 grammi di latte
150 grammi di rucola
100 grammi di gherirgli di noce
120 grammi di parmigiano reggiano grattuggiato
pepe

Procedimento:

Ho frullato con il minipimer la ricotta e il caprino, ho aggiunto il latte poco alla volta fermandomi quando la salsa ha raggiunto una consistenza simile a quella della panna liquida (la quantità di latte varierà a seconda dell'umidità degli altri ingredienti). Ho aggiunto una macinata di pepe.

Ho sporcato con la salsa il fondo di una pirofila e ho composto uno strato con le lasagne, le ho messe distanziate l'una dall'altra di circa un centimetro e mezzo e ho lasciato la stessa distanza dai bordi della teglia;
E' importante lasciare la distanza perchè in cottura le lasagne cresceranno e se si mettono vicine il risultato finale è brutto.

Ho cosparso lo strato di lasagne con la salsa al caprino, la rucola tagliata grossolanamente, il parmigiano e qualche gheriglio di noce.
Ho ripetuto questi passaggi fino a terminare gli ingredienti e infine ho versato il latte avanzato nei bordi della teglia.

Ho cotto la lasagna nel forno ventilato pre-riscaldato a 180° per 20 minuti coprendo la teglia con l'alluminio e per altri 10 minuti scoperta.
Buona!

Potete accompagnare questo piatto con un vino bianco di media intensità, come un Soave del Veneto.


 Grazie per essere passati di qui, alla prossima ricetta! ;)

Clara

domenica 13 aprile 2014

Pensieri sconclusionati sulla spesa

Quando ero piccola capitava che mia nonna mi mandasse a fare la spesa, mi mandava dal fruttivendolo (Palmiro, mi ha sempre fatto ridere questo nome), dal macellaio e in altri negozi del paese.
In cambio mi lasciava le monetine di resto, purtroppo mia nonna non era per niente aggiornata con l'istat e pensava che io con 500 lire potessi fare molte cose.
Quando vado a fare la spesa al supermercato penso spesso a quando si andava nei negozi, qulache volta capitava che bisognasse aspettare che il negoziante seguisse i clienti arrivati prima, ma quando era il tuo turno, si dedicava a te, conosceva i prodotti che vendeva e sapeva consigliarti, i negozianti sapevano quel che voleva mia nonna, tanto che poteva andare anche una bambina a fare la spesa.
Io me lo ricordo quando sono arrivati i supermercati. Si vociferava che i piccoli negozi avrebbero chiuso ma che i consumatori avrebbero spuntato prezzi molto più competitivi. Al supermercato ti dovevi prendere le cose da solo e potevi scegliere tra molti prodotti, comprare tutte le cose di cui avevi bisogno in un unico posto... e poi il supermercato grazie al suo grande potere contrattuale poteva fare molte offerte. 
In effetti la maggiorparte dei piccoli negozi ha chiuso, e io mi chiedo se almeno noi, come consumatori, ci abbiamo davvero guadagnato.
Dal negoziante si aspettava il proprio turno, ma non è che al supermercato  non si facciano code, anzi, spesso se ne fanno più di una, al banco dei salumi, al banco della macelleria, per il pane, e infine la coda alle casse.
Non credo che prendersi i prodotti da se sia un gran vantaggio, anzi, preferirei qualcuno che mi serve con la competenza di chi conosce quel che vende, invece purtroppo oggi giorno le persone che lavorano al supermercato si limitano a riempire scaffali.
Abbiamo più scelta. Davvero? io credo che ci siano talmente tanti prodotti uguali da farmi venire il nervoso, perchè ci saranno 50 dentifrici ma che cos'avranno poi di diverso? A me serve un dentifricio che lavi i denti e basta. Per non parlare del fatto che ormai la maggior parte dei supermercati appartiene allo stesso gruppo e quindi si trovano sempre i soliti prodotti. La scelta è tanta e si trovano anche i prodotti internazionali, questa è una bellissima cosa, ma in compenso le grandi catene spesso non hanno i prodotti trazionali del posto.
Ci sono le offerte, questo è vero. Spesso sono anche molto convenienti, così mi ritrovo a comprare un sacco di cose che in realtà non mi servono affatto, mi ritrovo il frigo pieno di cose che non volevo e che devo mangiare perchè scadono. Spesso mi chiedo se sono davvero io a decidere quel che mangio.
Per il resto io non credo che i supermercati siano poi tanto convenienti, forse lo sono stati nei primi periodi della loro apertura, ma adesso secondo me no, almeno non lo sono per molte cose. Io ho constatato che la frutta e la verdura è più cara che al mercato, che la carne è più cara che dal macellaio e che salumi e formaggi non sono convenienti. Lo stesso vale per il pane, costa quanto in una panetteria. The e camomilla presi in erboristeria costano meno e sono molto più buoni.
Senza parlare del fatto che una bistecca tagliata al momento è sicuramente migliore di una tagliata la mattina confezionata nella plastica e venduta fino a sera (se nonaddirittura il giorno dopo), e lo stesso lo potremmo dire di formaggi e affettati.

La comodità di fare la spesa in un posto unico c'è sicuramente, inoltre i supermercati sono aperti fino a tardi sette giorni su sette, certo che per chi lavora tutto il giorno è un bel vantaggio. Come in tutte le cose ci sono i pro e i contro però io continuo a pensare che una volta la domenica si stava in famiglia e non si faceva niente, tantomeno si faceva la spesa.
Adesso si sta tornando indietro, si parla di chilometri-zero e c'è un ritorno alla ricerca della qualità. Ci sono i supermercati di elite come Eatal, e si cerca (grazie al cielo) di salvaguardare le eccellenze gastronomiche regionali. Tutto questo è positivo però mi fa riflettere sul fatto che si va avanti per poi tornare indietro...
Come consumatori ci abbiamo davvero guadagnato?

Se qualcuno ha avuto il coraggio e la pazienza di leggere fino a qui lo ringrazio! ;)
Clara

 mercato del pesce a Mauitius

 Mercato rionale a Montmartre - Parigi


 mercato di San Miguel - Madrid


sabato 12 aprile 2014

Muffin con carote e mandole



Un'altra ricettina per i muffin: carote, mandorle e poco zucchero, se vi piacciono i dolci doci (sembra una filastrocca!) aumentate la dose di zucchero del 20%.
I muffin sono una delle ricette più semplici in pasticceria, quindi se siete alle prime armi cimentatevi!!

Ingredienti per 10 muffin:

200 grammi di farina
200 grammi di carote grattuggiate
80 grammi di zucchero
50 grammi di burro fuso
160 grammi di latte
1 uovo
80 grammi di mandorle tritate grossolanamente
una bustina di lievito
1 bacca di vaniglia
la scorza grattuggiata di un limone biologico
un pizzico di sale

Procedimento:

Ho mescolato il burro fuso con il latte, un uovo, la polpa della vaniglia e la buccia del limone.
A parte  ho unito la farina, il lievito lo zucchero e il sale.
Ho incorporato la parte liquida in quella secca mescolando con un cucchiaio fin che i composti non fossero incorporati. 
Infine ho aggunto le carote e le mandorle mescolando bene.
Ho foderato una teglia per muffin con i pirottini di carta e li ho riempiti per 2/3.
Ho cotto i muffin nel forno statico pre riscaldato a 200 gradi per 25 minuti.
Li ho sfornati e li ho lasciati raffreddare prima di toglierli dalla teglia.
Sono ottimi con una tazza di the!


Grazie per essere passati di qui, alla prossima ricetta!!  ;)

Clara

lunedì 7 aprile 2014

bocconcini di salmone al crudo con crema di pomodoro e arancia


Questa sera ho cenato da sola, pochi ingredienti, una preparazione veloce e grande soddisfazione!
Una volta odiavo cenare sola, adesso trovo piacevoli le serate tutte per me.

Ingredienti per quattro porzioni:

500 grammi di salmone
200 grammi di prosciutto crudo di Parma
250 grammi di pomodori freschi
1 arancia
17 foglie di salvia
sale pepe e olio extra vergine di oliva q.b.


Procedimento:

Ho tagliato il salmone in bocconcini (circa 4 a porzione);
Ho avvolto ogni pezzo di salmone in mezza fetta di prosciutto crudo (tagliato nel senso della lunghezza);
Ho pelato i pomodori e li ho strizzati tra le mani;
Ho tagliato l'arancio "a vivo" e l'ho furllato insieme ai pomodori, una foglia di salvia, sale, pepe e olio;
In una padella ho scaldato due cucchiai di olio extra vergine di oliva e ho cotto i bocconcini di salmone adagiandoli ognuno sopra a una foglia di salvia e coprendoli con un coperchio.
Dopo 5 minuti ho impiattato i bocconcini di salmone con la salsa al pomodoro.

Buoni, davvero buoni, provateli!

p.s. Ho bevuto un Souvignon del trentino, non è il vino perfetto per questo piatto ma l'abbinamento è stato piacevole e io, in questo ultimo periodo, sono in fissa con il Souvignon.




A presto

Clara



martedì 25 marzo 2014

pane al latte


Il pane per me è un optional, durante i pasti non lo cerco, lo mangio prevalentemente a colazione con la marmellata o quando decido di pasteggiare a panini o hamburger... sta di fatto che questo pane al latte è veramente buono, vi consiglio di provarlo :)

Ingredienti per due forme da circa 750 grammi ciascuna:
1 kg di farina 
25 grammi di lievito di birra
600 ml di latte intero
2 cucchiai di zucchero
20 grammi di burro
2 cucchiani si sale
olio per ungere le teglie

Procedimento:

Ho sciolto nel latte il lievito e ho aggiunto lo zucchero mescolando bene.
Ho impastato la farina con il composto a base di latte, aggiungendo il liquido poco alla volta.
Ho aggiunto il burro fuso e il sale continuando a lavorare la pasta.
Ho impastato fino a ottenere un prodotto omogeneo e l'ho lasciato riposare per un'ora coperto da un canovaccio, in modo che "partisse" la lievitazione.
Dopo un'ora ho diviso la pasta in due parti uguali, ho steso ognuna di esse con un mattarello e le ho arrotolate formando due "salami".


Ho messo le forme di pane nelle teglie (tipo quelle del plum cake) unte con l'olio, e le ho lasciate lievitare per altre 4 ore.

Ho cotto il pane nel forno a 220 gradi per un'ora.

 Il pane fatto in casa è sempre buono, appena sfornato poi è una vera delizia!

grazie per essere passati di qui!

Clara

giovedì 20 marzo 2014

Muffin ai mirtilli


 Bla bla bla... oggi niente chiacchiere passo subito alla ricetta!

Ingredienti per  9 Muffin:

200 grammi di farina + un cucchiaio
80 grammi di zucchero
1 pizzico di sale
1 bustina di lievito per dolci
50 grammi di burro fuso
1 uovo
170 grammi di latte
200 grammi di mirtilli
1 bacca di vaniglia
1 pizzico di sale

Procedimento:

Ho mescolato la farina (200 grammi) con il lievito, lo zucchero, il pizzico di sale.
Ho sbattutto l'uovo con il latte e  il burro fuso e ho aggiunto la polpa della bacca di vaniglia.
Ho unito il composto liquido al composto di farina aiutandomi con una frusta.
Ho infarinato i mirtilli con un cucchiaio di farina e li ho uniti al resto degli ingredienti mescolando delicatamente.
Ho riempito i pirottini per i muffin per 3/4 e li ho cotti nel forno pre-riscaldato a 200 gradi per per 25 minuti.

Accompagnati da un the o una tazza di latte caldo sono fantastici! "provare per credere" come si diceva negli anni '80.

Grazie per essere passati di qui!

Clara


giovedì 13 marzo 2014

salmone al cartoccio con crema di cime di rapa


Il caso ha voluto che mi trovassi in casa questi due ingredienti che non amo particolarmente, quindi ho puntato tutto sul contrasto tra i gusti. 
L'equilibrio tra i gusti è una cosa meravigliosa e in questo caso sono riuscita a superare i miei pregiudizi.
Una volta ho sentito qualcuno che diceva che tutto è buono se è cucinato nel modo giusto, bisogna solo trovarlo. 
Il piatto è leggero e, a patto che non si esageri con l'olio, è anche ipocalorico!

Ingredienti per ogni porzione:

un filetto di salmone di 200 grammi circa
150 grammi di cime di rapa pulite 
un limone
vino bianco secco qb

uno spicchio di aglio
olio extra vergine di oliva q.b.
sale pepe aneto

Procedimento:

Ho cotto le cime di rapa lessandole in acqua bollente salata per 15 minuti e le ho scolate schiacciandole bene per eliminare tutta l'acqua.
Ho scaldato un cucchiaio di olio extra vergine di oliva in una padella con lo spicchio di aglio intero e ho aggiunto le cime di rapa, una spruzzata di limone e del pepe. Dopo qualche minuto ho eliminato l'aglio e ho passato le cime di rapa con il minipimer.

Ho adagiato il salmone su della carta forno fomando un cartoccio e irrorandolo con olio, una spruzzata di vino bianco, una di limone, sale, pepe e aneto.
Ho cotto il salmone nel forno pre-riscaldato a 180° per 10 minuti.

Ho servito il salmone con la crema di cime di rapa. 

Ho accompagnato il salmone con una patata arrosto e un bicchiere di chardonnay veneto.

Facile, veloce e buono :)

Grazie per essere passati di qui!
a presto

Clara

martedì 11 marzo 2014

La piccola cucina parigina di Rachel Khoo

La cucina francese è indubbiamente una delle più apprezzate a livello internazionale, mentre in Italia è opinione comune che non sia un gran che, nel resto del mondo è famosa per la sua complessità; per questo motivo Rachel Khoo ha puntato sulla semplicità, rivisitando i grandi classici, rendendoli semplici e alla portata di tutti ma con un tocco di personalità.

Rachel khoo è una ragazza inglese, terminati i suoi studi (in altro campo) ha deciso di seguire la sua passione e si è trasferita a Parigi per frequentare un corso nella scuola celebre in tutto il mondo "Le Cordon Bleu". Per mantenersi lavora in una libreria gastronomica, dove prepara merende e trasforma il suo piccolo appartamento in un mini ristorante, dichiara di avere solo 2 fornelli e un forno, eppure i suoi piatti sembrano degni di un grande chef. Quando mi lamento per la mia piccola cucina penso a lei che è la prova del fatto che se ami cucinare non ti sere nè una grande cucina nè una grande attrezzatura per farlo.

Le ricette sono divise in in queste categorie: cucina quotidiana, spuntini, picnic estivi, cene con famiglia e amici, dolcetti, le basi. A ogni ricetta Rachel dedica qualche parola su di essa, su qualche aneddoto o su come l'ha scoperta. Sia gli ingredienti che i procedimenti sono semplici e chiari, e per per ogni preparazione c'è la relativa fotografia del piatto... E proprio le fotografie, a mio parere, sono il pezzo forte del libro, davvero belle!
Un libro che amo moltissimo, esteticamente adorabile e con delle ricette semplici e ben spiegate.




Grazie per essere passati di qui!
al prossimo post! :)

Clara

domenica 23 febbraio 2014

Biscotti ai cereali senza zucchero


 La mia versione dei "Grancereale" senza zucchero... in questo modo posso fare colazione senza pensieri! 
Ho usato lo zucchero di cocco integrale, un dolcificante naturale che viene ricavato dalla linfa delle foglie del cocco, ha un indice glicemico molto più basso del saccarosio e per questo motivo è indicato anche per le persone che devono tenere sotto controllo la glicemia. Se volete potete sosttuirlo nella stessa quantità con lo zucchero normale. Con questo dosaggio i biscotti non saranno molto dolci, se volete potete aumentare lo zucchero del 20-30%.

Ingredienti per circa 40 biscotti:

100 grammi di mandorle tritate grossolanamente
100 grammi di fiocchi di avena
50 grammi di riso soffiato
50 grammi di farro soffiato
3 uova
100 grammi di burro morbido
100 grammi di zucchero di cocco integrale
100 grammi di farina
1 bacca di vaniglia

Procerimento:

Ho sbattuto le uova con lo zucchero di cocco integrale con una frusta, ho incorporato le mandorle tritate, la farina, la polpa della bacca di vaniglia e il burro morbido, mescolando di volta in volta cercando di ottenere un composto omogeneo.
Infine ho aggiunto i cereali e ho lavorato l'impasto fin che non fossero completamente amalgamati.
Ho livellato il composto rovesciandolo tra due fogli di carta forno e lavorandolo con un mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa un centimetro.
Ho talgiato i biscotti*  e li ho disposti su una teglia foderata con della cartaforno.
Ho cotto i biscotti nel forno pre riscaldato a 180° ventilato per 8-10 minuti.
Li ho sfornati e li ho lasciati raffreddare prima di toglierli dalla teglia.

Grazie per essere passati di qui!
alla prossima

Clara




* tagliare questi biscotti non è molto semplice quindi bisogna armarsi di santa pazienza, sono fatti per la maggior parte del loro volume da cereali soffiati e quindi non sono facili da lavorare.




giovedì 20 febbraio 2014

Risotto con castagne e ristretto di Freisa d'Asti


 Potrei vivere in qualunque posto ma solo in uno mi sento a casa: a Castelnuovo don Bosco, terra di santi e di vini, come recita un cartello appena si entra in paese. Una ricetta con la freisa d'Asti volevo farla, in onore della mia terra e così ho pensato a un risotto.
Se dovete fare un ristretto di vino vi consiglio di usarne uno di buona qualità, il liquido si concentra e potrebbero notarsi ancora di più i difetti, se invece è un vino povero, come ad esempio un tavernello avete poco da concentrare, in altre parole se restringete dell'acqua avrete solo meno acqua ma nulla di più.
...Quindi scegiete una buona freisa d'Asti e usatela anche per accompagnare il piatto.

Ingredienti per 4 porzioni:

350 grammi di riso arborio
100 grammi di castegne già lessate
800 ml di brodo vegetale
500 ml di freisa d'Asti
uno scalogno
un rametto di salvia e un rametto di rosmarino
40 grammi di parmigiano reggiano grattuggiato
25 grammi di burro
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale pepe

Procedimento:

Ho messo una padella sul fuoco vivace con 400 ml di vino, il rametto di salvia e il rametto di rosmarino, ho lasciato che si consumasse per una mezz'oretta fino a che non ha raggiunto una consistenza quasi cremosa, ottenendo 5- 6 cucchiai di salsa.

Ho tritato lo scalogno e l'ho fatto rosolare in una pentola con l'olio caldo, ho aggiunto il riso e l'ho tostato per bene.

Ho bagnato il riso con i rimanenti 100 ml di vino mescolando fino a quando non fossero evaporati. Ho continuato a cuocere a fuoco basso aggiungendo il brodo poco alla volta ogni volta che si fosse consumato e rimestando di tanto in tanto.

Dopo una ventina di minuti, ho aggiunto le castagne tagliate a pezzi, il parmigiano e il burro, girando per mantecare il risotto.

Ho servito il riso irrorando ogni porzione con un cucchiaio di ristretto di vino.

Grazie per essere passati di qui! :)
a presto

Clara

lunedì 17 febbraio 2014

Biscotti ai cornflakes


I cereali da colazione sono un buon ingrediente se si vogliono fare dei biscotti un po' diversi dal solito, questi sono ottimi per la prima colazione o per accompagnare una tazza di the.

Ingredienti per circa 20 biscotti:

100 grammi di cor-flakes
40 grammi di mandorle tritate grossolanamente
70 grammi di farina
70 grammi di zucchero di canna grezzo (potete sostituirlo con zucchero bianco)
60 grammi di uvetta (precedentemente ammollata in acqua)
1 uovo
100 grammi di burro morbido

Procedimento:

In una ciotola ho lavorato il burro con lo zucchero, ho aggiunto l'uovo e ho mescolato bene, ho unito la farina poca alla volta continuando a girare con il cucchiaio.
Ho aggiunto le mandorle, l'uvetta scolata e ben strizzata e infine i cornflakes. Ho mescolato il composto fino a che non fosse omogeneo, l'ho disposto su una teglia creando dei mucchetti e schiacciandoli con il dorso di un cucchiaio. L'impasto è molto friabile perchè è formato in grande quantità dai fiocchi di cereali ma cuocendo si compatta.
Ho cotto i biscotti nel forno pre-riscaldato ventilato a 160° per 15 minuti, li ho lasciati raffreddare prima di toglierli dalla teglia.


Grazie per essere passati di qui! :)

Clara 
 

domenica 16 febbraio 2014

Gnocchi alla zucca con gorgonzola e rucola


Ogni tanto mi viene voglia di gnocchi! Questa volta li ho fatti alla zucca e ho deciso di condirli con il gorgonzola e la rucola per contrastarne il sapore dolciastro. Il connubio funziona bene!

Ingredienti per 6 persone:

400 grammi di patate 
400 grammi di zucca pulita
650 grammi di farina più quella necessaria per "sfarinare" gnocchi e spianatoia
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 uovo  

300 grammi di gorgonzola
100 grammi di latte
40 grammi di rucola
noce moscata
sale e pepe

Procedimento:

Ho lavato le patate, le ho messe in una pentola con il sale, le ho coperte con abbondante acqua fredda e ho posto sul fuoco, ho lasciato che lessassero fino a quando non fossero ben cotte e si bucassero facilmente con i rebbi di una forchetta.
In una padella ho fatto scaldare l'olio e ho aggiunto la zucca, l'ho insaporita con il sale, il pepe e la noce moscata. Ho coperto il tegame ho lasciato cuocere lentamente fin che la zucca non è diventata morbida.

Ho scolato le patate, le ho private della buccia e le ho passate nello schiaccia-patate.
Ho schiacciato la zucca facendola rilasciare l'acqua in eccesso, dopo di che ho passato anch'essa nello schiaccia-patate.
Ho unito alla purè di verdure l'uovo e un po' della farina e ho iniziato a impastare. 
Ho impastato aggiungendo un po' di farina alla volta fin che non fosse tutta incorporata.
Ho diviso l'impasto in sei parti; lavorandone un pezzo alla volta con le mani ho creato dei salamini di pasta, li ho tagliati in tocchettini e li ho fatti girare uno per uno sui rebbi di una forchetta.

In ina padella ho messo il latte a scaldare, ho aggiunto il gorgonzola a pezzi e l'ho lasciato sciogliere a fuoco basso mescolandolo di tanto in tanto con un cucchiaio.
Ho cotto gli gnocchi in abbondante acqua salata, li ho scolati man mano che venivano a galla (con l'aiuto di una schiumarola), li ho conditi con la fonduta al gorgonzola e la rucola strappata a pezzetti.

In questo piatto a livello gustativo abbiamo il dolce della zucca, l'amaro della rucola, il sapido e l'untuoso del gorgonzola, vi consiglio di accompagnarlo con un vino bianco di una buona struttura, in questo momento io berrei un Timorasso, magari dei Vigneti Massa. 
Il Timorasso è un vino bianco piemontese, prodotto nella zona di Tortona dall'omonimo vitigno autoctono;   è poco conosciuto e stava scomparendo ma da qualche anno alcuni produttori coraggiosi hanno deciso di scommettere e di investire su questo vino, creando dei prodotti unici e straordinari. Se vi capita provatelo.

Grazie per essere passati di qui!

Clara







sabato 8 febbraio 2014

Sofficini home made


Non sono mai stata una grande appassionata di cibi pronti, amo cucinare e amo le cose semplici, se ho poco tempo preferisco un piatto di pasta con burro e parmigiano piuttosto che un primo elaborato precotto e congelato. Mia mamma è una brava cuoca e non fa uso di prodotti pronti, tuttavia quando ero piccola i sofficini li comprava e sarà anche perchè mi ricordano la mia infanzia che mi piacciono un sacco.
La mia amica Stefi, che è una grande mangiona, mi ha dato questa ricetta per farli in casa e io mi sono messa subito all'opera. La preparazione è semplice e abbastanza veloce, credo che li farò spesso :)

Li ho farciti con spinaci, prosciutto cotto e mozzarella, ma è solo un'idea, per altro banale :) anche qui vale la regola... SPAZIO ALLA FANTASIA.
Si possono fare fritti o al forno, io li ho fatti al forno perchè volevo che risultassero più leggeri, anche se sono certa che fritti sarebbero più buoni. Del resto è un po' il principio del fritto misto alla piemontese: prendi qualunque cosa e friggila.... per magia diventa buona... o almeno questa è una mia teoria....

Ingredienti per 9 sofficini:

250 grammi di farina 00
250 grammi di latte
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale q.b.

60 grammi di prosciutto cotto a fette
125 grammi di mozzarella
150 grammi di spinaci 
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
sale s.b.

2 uova
150 grammi di pa grattato

Procedimento:

Ho messo gli spinaci in una pentola con poca acqua, li ho salati, ho coperto con un coperchio e li ho lasciati cuocere per 10 minuti. Li ho conditi con l'olio crudo. (Se dovesse esserci acqua in eccesso scolateli bene prima di condirli).

Ho preparato l'impasto: ho messo il latte con l'olio e il sale in una pentola sul fuoco, l'ho lasciato finchè non ha raggiunto il bollore. Ho spento il fuoco, unito tutta la farina e mescolato con un cucchiaio. Ho versato l'impasto su un piano di legno lavorandolo fino ad ottenere una pasta omogenea, formando una palla. All'inizio l'impasto sembra "sbricioloso" ma lavorandolo con le mani diventa liscio.
Se dovesse risultare troppo appiccicoso potete aggiungere un po' di farina.
Ho steso l'impasto con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 3 millimetri, ho tagliato 9 dischi di 11,5 centimetri di diametro, li ho farciti con gli spinaci, il prosciutto, la mozzarella e li ho chiusi bene formando delle mezzelune, premendo con i polpastrelli lungo i bordi.

Ho impanato i sofficini passandoli prima nelle uova sbattute e poi nel pangrattato, li ho messi in una teglia foderata con la cartaforno e li ho cotti nel forno pre-riscaldato ventilato a 180° per 15 minuti.

Mi sono goduta la mia serata sofficini, accompagnati da una birra lager e guardando "l'uccello dalle piume di cristallo" di Dario Argento, se non l'avete mai visto, vi consiglio di guardarlo!


Con questo è tutto, vi ringrazio per essere passati di qui!
a presto!

Clara




lunedì 27 gennaio 2014

Freifa Bragrimus - La Bioca


No non sono ubriaca, anche se mi rendo conto che dal titolo di questo post il dubbio possa venire!
In effetti la prima cosa che ho pensato quando ho preso in mano questa bottiglia, è "perchè un nome così difficile?" 
Trovo molto carina l'idea di dare un nome di fantasia ad un vino che non rientra in un particolare disciplinare, ma questo sinceramente lo trovo troppo difficile da ricordare, oltre che da pronunciare.

Si tratta di un rosato piemontese molto particolare, infatti per produrlo vengono vinificati insieme tre uvaggi: brachetto, grignolino e moscato. Il vino di base ottenuto viene poi unito ad altri due vini vinificati separatamente, freisa e malvasia.
La vendemmia è 2012 e l'alcolicità 12,5°.

Visto il pout-pourri di uve e vini descritti nella retro-etichetta, vi confesso che ero curiosa di assaggiarlo; 

Il colore ricorda la buccia di cipolla con  riflessi ramati; 
I profumi non sono particolarmente intensi e ricordano la frutta rossa,  vista la presenza di uve brachetto e moscato mi aspettavo un'intensità e un'aromaticità che invece in questo vino non sono presenti; In bocca è piacevolmente fresco e abbastanza persistente, una volta deglutito ritornano le note fruttate ed emerge il sentore di lampone. Il retrogusto è leggermente amarognolo.
Un vino discreto, da bere senza pretese ma che può essere piacevole, specialmente come aperitivo.


NOTA: Quanto scritto è frutto delle mie personali opinioni e non sono pagata da nessuno per parlare bene o male di un prodotto. Il giudizio non è riferito alla Cantina in generale ma alla singola bottiglia degustata. Il vino è materia ”Viva” e il suo contenuto può variare da una bottiglia all’altra (nonostante possano sembrare identiche) per motivi non imputabili al produttore. 

domenica 26 gennaio 2014

Quiche ai carciofi e formaggio Bra


Stasera Quiche! In Italia viene spesso considerata un antipasto, ma io sono dell'opinione che una fetta di torta salata accompagnata da un buon contorno possa costituire un pasto completo. La quiche è un tipico piatto francese, fatto da un impasto che racchiude una salsa (la royale) e altri ingredienti a scelta.
La royale solitamente è fatta con uova, panna e latte in uguale peso, io però preferisco ridurre la dose di panna.
Questa è un'idea ma possono esserci infinite varianti, verdure, formaggi, insaccati... è bello in queste ricette dare libero sfogo alla fantasia.
L'impasto che vedete in questa ricetta è a base di ricotta, non è il classico impasto da quiche ma io uso quasi sempre questo perchè è facile e veloce da fare.

Ingredienti per 8 porzioni:

per l'impasto:
200 grammi di farina
200 grammi di ricotta
120 grammi di burro a temperatura ambiente

per la royale:
2 uova
200 grammi di latte
100 grammi di panna

300 grammi di carciofi puliti
80 grammi di formaggio bra
30 grammi di parmigiano reggiano reggiano grattuggiato
2 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio

uovo e latte per spennelare l'impasto in superficie
farina, sale e pepe q.b.


Procedimento:

Ho impastato la farina e la ricotta con il burro ammorbidito fino ad ottenere un impasto liscio. Ho lasciato riposare l'impasto in frigorifero per mezz'ora.
Nel frattempo ho fatto scaldare in una padella l'olio con l'aglio, ho aggiunto i carciofi puliti e tagliati a pezzi, ho salato e pepato e li ho lasciati cuocere coprendoli con un coperchio per 10 minuti. Ho spento il fuoco e eliminato l'aglio.

Ho preparato la royale mescolando le uova sbattute, il latte, la panna, sale e pepe.

Ho steso l'impasto con un mattarello, aiutandomi con della farina e ho foderato una teglia da forno da 28 cm.
Ho disposto sull'impasto i carciofi, i due formaggi grattuggiati e la royale.

Ho steso l'impasto avanzato e ho tagliato dei cerchi, li ho spennellati con un mix di uovo sbattuto e latte e  li ho disposti sulla torta.

Ho cotto la quiche nel forno ventilato pre-riscaldato a 180° per 25 minuti.

Buona  :)

I carciofi sono uno dei pochi alimenti con i quali non andrebbe bevuto vino, tuttavia in questo piatto il sapore dei carciofi è mitigato dagli altri ingredienti, per cui se volete potete accompagnarlo con un vino bianco aromatico, come un Sauvignon.

domenica 19 gennaio 2014

Irish Stew


 L'irish stew, come dice il nome è uno stufato tipico dell'irlanda. Solitamente viene preparato con la carne di agnello ma si può trovare anche con carne di montone o di bue.
In Irlanda ho lasciato un pezzettino di cuore, è uno di quei posti in cui ci si sente lontano da tutto e in pace con il mondo. Spiagge fantastiche, prati verdissimi, scogliere da brivido, croci celtiche, foche e tante pecore. Sono passati diversi anni dalla mia vacanza in Irlanda, fatta di giornate passate a passeggiare al freddo e serate passate a scaldarsi nei pub con irish stew, shepherd pie, birra e wisky (naturalmente iralndese!).
Io per prepare questo piatto uso lo stesso taglio che si usa per lo spezzatino. Naturalmente questa è solo la mia versione, senza la pretesa di riprodurre la ricetta originale che per altro era diversa da pub a pub.
Cuocio le patate e le carote a parte perchè non voglio che il sapore di birra sia troppo marcato, le unisco allo stufato quando sono quasi cotte, in questo modo il risultato è più delicato.

Ingredienti per 4 persone:

500 grammi di carne per spezzatino
300 grammi di carote
700 grammi di patate
1 gambo di sedano
1 cipolla
1 cucchiaio di farina
300 ml di Guinness oppure di un'altra birra bionda se volete uno stufato meno amarognolo
500 ml di brodo vegetale
olio extra vergine di oliva ( tipicamente irlandese ;) )
sale, pepe e timo

Procedimento:

In una pentola ho scaldato l'olio e ho aggiunto la cipolla tritata grossolanamente, l'ho fatta appassire e ho aggiunto la carne.
Ho fatto rosolare la carne a fuoco vivace, ho aggiunto il cucchiaio di farina e mescolato bene, fino a che non si è creata una cremina.
Ho aggiunto la birra poco alla volta, per evitare che si abbassasse troppo la temperatura, ho aggiunto il sale, il pepe e il timo. Ho abbassato la fiamma e continuato la cottura.
Nel frattempo ho pulito le patate e le carote e le ho tagliate a pezzi, le ho cotte in acqua salata bollente per un quarto d'ora, le ho scolate e le ho tenute da parte. Dopo un'ora di cottura dello stufato ho aggiunto il sedano pulito e tagliato a pezzettini e il brodo caldo.
Ho continuato la cottura per altri 50 minuti, dopo di che ho aggiunto le carote e le patate. Ho lasciato cuocere ancora per 5 minuti prima di servire lo stufato. 
Vi consiglio di accompagnare lo stew con la stessa birra che avete utilizzato per la sua preparazione.
E' un piatto facile da fare, perfetto per i mesi invernali, un po' diverso dal solito quindi vi consiglio di provarlo ;)
Vi lascio una delle foto che ho scattato in Irlanda. Spero che questo post vi sia pioaciuto, a presto!

Clara












lunedì 13 gennaio 2014

Muffin al farro con zucca e speck


 La prima volta che ho mangiato i muffin salati ero a cena dalla mia cuginetta Chiara e mi è sembrata subito una bellissima idea da copiare. Li ho fatti diversi volte in diversi gusti. Come i muffin dolci sono veloci da fare, perfetti per i buffet o come antipasto in una cena tradizionale. Chiara li aveva fatti nella versione mignon, scelta "azzeccatissima" perchè durante un pasto con diverse portate un muffin intero potrebbe risultare impegnativo da mangiare (in termini di quantità). Io li ho fatti nella dimensione tradizionale, se volete farli "mini" riducete i tempi di cottura.

Ingredienti per 12-14 Muffin:

400 grammi di farina di farro (si può sostituire con la farina 00)
300 grammi di zucca tagliata a cubetti
150 grammi di speck tegliato a cubetti
150 grammi di formaggio stagionato (io ho usato una toma piemontese)
500 grammi di latte intero
50 grammi di burro sciolto
2 uova
1 bustina di lievito per torte salate 
sale e pepe
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio

Procedimento:

In una padella ho fatto scaldare un cucchiaio di olio, ho aggiunto l'aglio, la zucca e l'ho fatta cuocere per 5 minuti. Ho spento il fuoco, eliminato l'aglio e l'ho fatta raffreddare.
Ho setacciato la farina con il lievito, ho aggiunto il latte, il burro fuso, le due uova sbattute, ho salato e pepato e mescolato tutto. Ho aggiunto la zucca, lo speck e il formaggio grattuggiato grossolanamente.

Ho versato il composto negli stampini per muffin. Ho cotti i muffin nel forno pre riscaldato a 180° per 20 minuti (si può controllare la cottura con la solita "prova-stecchino").


Con questi Muffin, ho bevuto un Gavi di "La scolca", è stato casuale perchè ero a una cena dove ognuno portava qualcosa ma l'abbinamento ha funzionato abbastanza bene, se avessi dovuto scegliere io probabilmente mi sarei buttata su un bianco del Trentino, è sempre un'ottima scelta! ;)

Fatemi sapere se provate questa o altre ricette, sono curiosa! :)
A presto.

Clara