lunedì 27 gennaio 2014

Freifa Bragrimus - La Bioca


No non sono ubriaca, anche se mi rendo conto che dal titolo di questo post il dubbio possa venire!
In effetti la prima cosa che ho pensato quando ho preso in mano questa bottiglia, è "perchè un nome così difficile?" 
Trovo molto carina l'idea di dare un nome di fantasia ad un vino che non rientra in un particolare disciplinare, ma questo sinceramente lo trovo troppo difficile da ricordare, oltre che da pronunciare.

Si tratta di un rosato piemontese molto particolare, infatti per produrlo vengono vinificati insieme tre uvaggi: brachetto, grignolino e moscato. Il vino di base ottenuto viene poi unito ad altri due vini vinificati separatamente, freisa e malvasia.
La vendemmia è 2012 e l'alcolicità 12,5°.

Visto il pout-pourri di uve e vini descritti nella retro-etichetta, vi confesso che ero curiosa di assaggiarlo; 

Il colore ricorda la buccia di cipolla con  riflessi ramati; 
I profumi non sono particolarmente intensi e ricordano la frutta rossa,  vista la presenza di uve brachetto e moscato mi aspettavo un'intensità e un'aromaticità che invece in questo vino non sono presenti; In bocca è piacevolmente fresco e abbastanza persistente, una volta deglutito ritornano le note fruttate ed emerge il sentore di lampone. Il retrogusto è leggermente amarognolo.
Un vino discreto, da bere senza pretese ma che può essere piacevole, specialmente come aperitivo.


NOTA: Quanto scritto è frutto delle mie personali opinioni e non sono pagata da nessuno per parlare bene o male di un prodotto. Il giudizio non è riferito alla Cantina in generale ma alla singola bottiglia degustata. Il vino è materia ”Viva” e il suo contenuto può variare da una bottiglia all’altra (nonostante possano sembrare identiche) per motivi non imputabili al produttore. 

domenica 26 gennaio 2014

Quiche ai carciofi e formaggio Bra


Stasera Quiche! In Italia viene spesso considerata un antipasto, ma io sono dell'opinione che una fetta di torta salata accompagnata da un buon contorno possa costituire un pasto completo. La quiche è un tipico piatto francese, fatto da un impasto che racchiude una salsa (la royale) e altri ingredienti a scelta.
La royale solitamente è fatta con uova, panna e latte in uguale peso, io però preferisco ridurre la dose di panna.
Questa è un'idea ma possono esserci infinite varianti, verdure, formaggi, insaccati... è bello in queste ricette dare libero sfogo alla fantasia.
L'impasto che vedete in questa ricetta è a base di ricotta, non è il classico impasto da quiche ma io uso quasi sempre questo perchè è facile e veloce da fare.

Ingredienti per 8 porzioni:

per l'impasto:
200 grammi di farina
200 grammi di ricotta
120 grammi di burro a temperatura ambiente

per la royale:
2 uova
200 grammi di latte
100 grammi di panna

300 grammi di carciofi puliti
80 grammi di formaggio bra
30 grammi di parmigiano reggiano reggiano grattuggiato
2 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio

uovo e latte per spennelare l'impasto in superficie
farina, sale e pepe q.b.


Procedimento:

Ho impastato la farina e la ricotta con il burro ammorbidito fino ad ottenere un impasto liscio. Ho lasciato riposare l'impasto in frigorifero per mezz'ora.
Nel frattempo ho fatto scaldare in una padella l'olio con l'aglio, ho aggiunto i carciofi puliti e tagliati a pezzi, ho salato e pepato e li ho lasciati cuocere coprendoli con un coperchio per 10 minuti. Ho spento il fuoco e eliminato l'aglio.

Ho preparato la royale mescolando le uova sbattute, il latte, la panna, sale e pepe.

Ho steso l'impasto con un mattarello, aiutandomi con della farina e ho foderato una teglia da forno da 28 cm.
Ho disposto sull'impasto i carciofi, i due formaggi grattuggiati e la royale.

Ho steso l'impasto avanzato e ho tagliato dei cerchi, li ho spennellati con un mix di uovo sbattuto e latte e  li ho disposti sulla torta.

Ho cotto la quiche nel forno ventilato pre-riscaldato a 180° per 25 minuti.

Buona  :)

I carciofi sono uno dei pochi alimenti con i quali non andrebbe bevuto vino, tuttavia in questo piatto il sapore dei carciofi è mitigato dagli altri ingredienti, per cui se volete potete accompagnarlo con un vino bianco aromatico, come un Sauvignon.

domenica 19 gennaio 2014

Irish Stew


 L'irish stew, come dice il nome è uno stufato tipico dell'irlanda. Solitamente viene preparato con la carne di agnello ma si può trovare anche con carne di montone o di bue.
In Irlanda ho lasciato un pezzettino di cuore, è uno di quei posti in cui ci si sente lontano da tutto e in pace con il mondo. Spiagge fantastiche, prati verdissimi, scogliere da brivido, croci celtiche, foche e tante pecore. Sono passati diversi anni dalla mia vacanza in Irlanda, fatta di giornate passate a passeggiare al freddo e serate passate a scaldarsi nei pub con irish stew, shepherd pie, birra e wisky (naturalmente iralndese!).
Io per prepare questo piatto uso lo stesso taglio che si usa per lo spezzatino. Naturalmente questa è solo la mia versione, senza la pretesa di riprodurre la ricetta originale che per altro era diversa da pub a pub.
Cuocio le patate e le carote a parte perchè non voglio che il sapore di birra sia troppo marcato, le unisco allo stufato quando sono quasi cotte, in questo modo il risultato è più delicato.

Ingredienti per 4 persone:

500 grammi di carne per spezzatino
300 grammi di carote
700 grammi di patate
1 gambo di sedano
1 cipolla
1 cucchiaio di farina
300 ml di Guinness oppure di un'altra birra bionda se volete uno stufato meno amarognolo
500 ml di brodo vegetale
olio extra vergine di oliva ( tipicamente irlandese ;) )
sale, pepe e timo

Procedimento:

In una pentola ho scaldato l'olio e ho aggiunto la cipolla tritata grossolanamente, l'ho fatta appassire e ho aggiunto la carne.
Ho fatto rosolare la carne a fuoco vivace, ho aggiunto il cucchiaio di farina e mescolato bene, fino a che non si è creata una cremina.
Ho aggiunto la birra poco alla volta, per evitare che si abbassasse troppo la temperatura, ho aggiunto il sale, il pepe e il timo. Ho abbassato la fiamma e continuato la cottura.
Nel frattempo ho pulito le patate e le carote e le ho tagliate a pezzi, le ho cotte in acqua salata bollente per un quarto d'ora, le ho scolate e le ho tenute da parte. Dopo un'ora di cottura dello stufato ho aggiunto il sedano pulito e tagliato a pezzettini e il brodo caldo.
Ho continuato la cottura per altri 50 minuti, dopo di che ho aggiunto le carote e le patate. Ho lasciato cuocere ancora per 5 minuti prima di servire lo stufato. 
Vi consiglio di accompagnare lo stew con la stessa birra che avete utilizzato per la sua preparazione.
E' un piatto facile da fare, perfetto per i mesi invernali, un po' diverso dal solito quindi vi consiglio di provarlo ;)
Vi lascio una delle foto che ho scattato in Irlanda. Spero che questo post vi sia pioaciuto, a presto!

Clara












lunedì 13 gennaio 2014

Muffin al farro con zucca e speck


 La prima volta che ho mangiato i muffin salati ero a cena dalla mia cuginetta Chiara e mi è sembrata subito una bellissima idea da copiare. Li ho fatti diversi volte in diversi gusti. Come i muffin dolci sono veloci da fare, perfetti per i buffet o come antipasto in una cena tradizionale. Chiara li aveva fatti nella versione mignon, scelta "azzeccatissima" perchè durante un pasto con diverse portate un muffin intero potrebbe risultare impegnativo da mangiare (in termini di quantità). Io li ho fatti nella dimensione tradizionale, se volete farli "mini" riducete i tempi di cottura.

Ingredienti per 12-14 Muffin:

400 grammi di farina di farro (si può sostituire con la farina 00)
300 grammi di zucca tagliata a cubetti
150 grammi di speck tegliato a cubetti
150 grammi di formaggio stagionato (io ho usato una toma piemontese)
500 grammi di latte intero
50 grammi di burro sciolto
2 uova
1 bustina di lievito per torte salate 
sale e pepe
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
1 spicchio di aglio

Procedimento:

In una padella ho fatto scaldare un cucchiaio di olio, ho aggiunto l'aglio, la zucca e l'ho fatta cuocere per 5 minuti. Ho spento il fuoco, eliminato l'aglio e l'ho fatta raffreddare.
Ho setacciato la farina con il lievito, ho aggiunto il latte, il burro fuso, le due uova sbattute, ho salato e pepato e mescolato tutto. Ho aggiunto la zucca, lo speck e il formaggio grattuggiato grossolanamente.

Ho versato il composto negli stampini per muffin. Ho cotti i muffin nel forno pre riscaldato a 180° per 20 minuti (si può controllare la cottura con la solita "prova-stecchino").


Con questi Muffin, ho bevuto un Gavi di "La scolca", è stato casuale perchè ero a una cena dove ognuno portava qualcosa ma l'abbinamento ha funzionato abbastanza bene, se avessi dovuto scegliere io probabilmente mi sarei buttata su un bianco del Trentino, è sempre un'ottima scelta! ;)

Fatemi sapere se provate questa o altre ricette, sono curiosa! :)
A presto.

Clara