venerdì 8 aprile 2016

Pane integrale di farro al burro di arachidi


Ahhhh il pane fatto in casa... lo adoro!!! Mi piace fare il pane perchè in questo modo ho la certezza di sapere quel che sto mangiando, non sempre nelle panetterie sono indicati gli ingredienti e per la mia esperienza spesso il pane integrale comune è integrale solo per una piccola percentuale.
Questa versione è fatta con la farina di farro e il burro di arachidi, io uso un burro di arachidi puro al 100%, se non lo avete potete sostituirlo con della frutta secca tritata. La farina di farro non sviluppa molto durante la lievitazione, se volete un pane più gonfio potete sostituire il 30% della farina con quella di frumento.

Ingredienti per una teglia da plum cake:

500 grammi di farina di farro integrale
300 grammi di acqua
4 grammi di lievito di birra disidratato
7 grammi di sale
40 grammi di burro di arachidi

Procedimento

In una ciotola capiente ho versato la farina, l'ho bagnata con 200 grammi di acqua e l'ho lasciata riposare un'oretta, se avete tempo potete lasciarla roposare di più, se non avete tempo potete saltare questo passaggio.
Ho sciolto il lievito nei 100 grammi di acqua  rimanenti, l'ho aggiunto alla farina bagnata e ho iniziato a impastare fino a raggiungere un composto uniforme.
Ho aggiutno il sale e il burro di arachidi e sono andata avanti a impastare formando una palla liscia e omogenea. A questo punto ho proceduto lavorando il pane con le classiche "pieghe" come mostra la foto qui sotto.
Ho dato all'impasto 3/4 pieghe (ogni volta cambiando direzione) e ho lasciato riposare il mio panetto per un'oretta nel forno spento con la luce accesa.
Trascorso questo tempo ho ripreso l'impasto e dato ancora qualche piega, ho formato un filoncino (arrotolando l'impasto sus e stesso), l'ho adagiato in una teglia da plum cake e rimesso nel forno a lievitare.
Dopo 5 ore di lievitazione sono passata alla cottura, ho messo il pane nel forno già caldo ventilato a 200° per 15 minuti, dopo di che ho abbassato il forno a 175° e continuato la cottura per altri 30 minuti.
Sul fondo del forno prima di iniziare la cottura ho inserito una piccola teglia piena di acqua.

Ho sfornato il pane e l'ho lasciato raffreddare prima di toglierlo dalla teglia.
Questo tipo di pane rimane buono per 2/3 giorni, essendo fatto con il lievito di birra non mantiene la sua frescheza prolungata per giorni e giorni come succede al pane fatto con il lievito madre, io di solito ne taglio una parte a fette e le congelo porzionandole, così ho il pane sempre "fresco" per la colazione.

Grazie per essere passati di qui!

Clara

mercoledì 16 marzo 2016

cheese cake mascarpone & fragole


Questa ricetta è un po' particolare, solitamente questa tipologia di torte, nella versione casereccia viene fatta senza cottura, ma io avevo la necessità di evitare le uova crude e così ho fatto una base di crema inglese. La ricetta l'ho tarata io e nonostante questo devo dire che è venuta bene, Luca, un bambino che adoro mi ha addirittura dato come voto 10! Non è molto dolce, ma nelle dosi vi darò due varianti in modo da accontentare tutti!
Potete usare la ricetta senza la base per fare una semplice bavarese, e naturalmente potete scegliere di cambiare la frutta a vostro piacimento.
Se preferite la versione cotta in forno trovate la ricetta qui.

Ingredienti:

 per la base:
180 grammi di biscotti al cioccolato
100 grammi di burro

per la parte al mascarpone:
300 ml di latte intero
4 tuorli
100 grammi di zucchero (se vi piacciono le cose molto dolci aumentate la dose di 30 grammi)
250 grammi di mascarpone
400 grammi di purea di fragole (fragole frullate con il minipimer)
12 grammi di colla di pesce
la bucchia grattuggiata di un limone
1/2 cucchiaino di vaniglia tritata, (oppure una bacca di vaniglia)

 per la finitura:
100 grammi di fragole
1 cucchiaio di zucchero


Procedimento:

Come prima cosa ho preparato la base di biscotto: ho tritato nel mixer i biscotti con il burro tagliato a pezzi, ho foderato con della carta forno il fondo di uno stampo a cerniera di 18 cm di diametro e ho imburrato le restanti parti, ho versato il trito sul fondo dello stampo e pressato bene con il dorso di un cucchiao fino ad ottenere una base uniforme e liscia che ho messo a riposare in frigorifero.

Ho messo a bagno la colla di pesce in abbondante acqua fredda, subito dopo ho preparato la crema inglese: ho messo il latte sul fuoco e a parte in una ciotola ho mischiato i 4 tuorli con 100 grammi di zucchero. Poco prima che il latte cominciasse a bollire l'ho tolto dal fuoco e mescolando con una frusta l'ho versato sul comoposto di uova e zucchero. Ho trasferito nuovamente il composto nella pentola che ho usato per scaldare il latte e ho continuato la cottura a fuoco bassissimo per alcuni minuti, sempre mescolando con un cucchiaio. La crema inglese è pronta quando immergendo un cucchiao lo ricopre completamente con un velo leggero, a questo punto bisogna interrompere la cottura altrimenti si rischia di rovinarla, se siete timorosi potetre optare per un bagnomaria in questo modo è più difficile sbagliare. Ho trasferito la crema in una ciotola e ho aggiunto la colla di pesce ben strizzata, la bucchia del limone e la vaniglia; ho mescolato fin che non fosse tutto ben amalgamato e la gelatina completamente sciolta.
Ho aggiunto il mascarpone e messo il composto in frigorifero per una decina di minuti perchè si raffreddasse un po'. E' consigliabile raffreddare il composto prima di aggiungere la purea di frutta, perchè mantenga un sapore fresco e per evitare l'effetto "frutta cotta" che in un dolce di questo tipo non sarebbe adatto.
Se non volete mettere il composto caldo un frigorifero potete raffreddarlo in un bagnomaria di acqua e ghiaccio. Non bisogna lasciare il preparato troppo tempo al freddo, altrimenti si rischia che la colla di pesce inizi a "tirare".
Trascorsi i 10 minuti ho aggiunto la purea di fragole e dopo aver mescolato bene ho versato il composto nello stampo sopra la base di biscotti; ho rimesso il tutto in frigorifero per 8 ore.
Se volete un risultato liscio e più fine potete passare in un colino la purea di frutta per eliminare i semini, io preferisco usarla "nature" perchè per lo meno si vede che ho usato le fragole vere.

Per la finitura ho messo un cucchiaio di zucchero in un pentolino con le fragole rimanenti, (tenendone 3 da parte per la decorazione) e l'ho fatto scaldare a fuoco lento per qualche minuto, quando lo zucchero si è sciolto, ho frullato tutto con il minipimer ottenendo una crema che ho fatto raffreddare.

Al momento di servire il dolce ho tolto la torta dallo stampo e l'ho decorata con la cremina di fragole e le tre fragoline che mi ero tenuta da parte.

E' una ricetta molto più difficile da scrivere che da fare, provateci è facile ma d'effetto.

Grazie per essere passati di qui.... al possimo post!

Clara

 




mercoledì 24 febbraio 2016

ciambelline al cocco con gocce di cioccolato


Un dolce semplice e veloce, perfetto per la merenda accompagnato da una tazza di the o per la colazione. Se riempiamo il buco con della crema al cioccolato e magari della panna montata può andare bene anche come dessert di fine pasto. E' una ricetta molto versatile, con ingredienti semplici che fanno si che sia anche salutare, certo sempre per essere un dolce!
Si può fare anche nella versione milk-free usando lo yogurt vegetale visto che la ricetta non prevede nè burro nè latte.

Se non avete gli stampini a ciambella potete usare quelli usa e getta per i muffin.



Ingredeinti per 14 ciambelline

125 grammi di yogurt bianco intero non zuccherato (se non volete usare latticini potete usare lo yogurt vegetale)
3 uova intere
125 grammi di olio di semi di girasole preferibilmete spremuto a freddo
80 grammi di zucchero
150 grammi di farina (io uso la farina 0 ma potete usare anche la 00)
80 grammi di amido di mais (potete usare anche la fecola di patate o l'amido di riso) 
50 grammi di cocco grattuggiato
80 grmmi di gocce di cioccolato
1/2 cucchiaino di vaniglia in polvere
1 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale 
zucchero a velo per decorare
olio per ungere gli stampi

Procedimento

Ho setaccito la farina con il lievito, l'amido e la fecola, ho unito lo zucchero, il pizzico di sale, il cocco e mescolato.
Ho aggiunto i liquidi: le uova, lo yogurt e l'olio girando fino a quanto il composto non è risultato omogeneo.
Ho aggiutno la vaniglia e le gocce di cioccolato.

Ho unto gli stampini e gli ho versato dentro il composto riempendoli per 3/4. Ho cotto i dolcetti nel forno pre- riscaldato a  180 gradi per 20 minuti.

Ho fatto raffreddare le ciambelline, le ho sformate e le ho cosparse di zucchero a velo.
Poi le ho mangiate... buone!!!

Grazie per essere passati di qui!!! al prossimo post!!!

mercoledì 17 febbraio 2016

Io mi voglio bene - Marco Bianchi


Se siete ancora alle prese con il rimettervi in forma dopo le feste e con i buoni propositi per il 2016 questo è il libro che fa per voi!
Io non credo molto in questi programmi detox, a volte li trovo addirittura divertenti; questo è stato l'anno dello zenzero! Ebbene si internet pullulava di intrugli a base di zenzero in grado di far passare miracolosamente la fame e di bruciare addirittura i grassi. Io consumo decotti a base di limone e zenzero da anni e vi assicuro che se avessero queste proprietà sarei un figurino. In compenso per mal di gola e raffreddore trovo che limone e zenzero siano davvero un portento!

Ma torniamo a Marco Bianchi. E' giovane, sorridente, con un atteggiamento sempre positivo, pronto a rimbalzare anche le più feroci critiche con il buon umore ed è anche un bel ragazzo... Non perde occasione di dichiarare il suo amore per la moglie e la sua bambina ed è attivo suo social principalmente ogni giorno.
Sarà per queste sue qualità, sarà per il suo modo semplice di trasmettere concetti scentifici portandoli alla portata di tutti, sarà per la sua naturalezza e spontaneità, fatto sta che Marco Bianchi piace proprio a tutti.

Un volto giovane che funziona, dimostrando di credere in quel che fa e in quel che dice, e di mettere grande passione nel suo lavoro tanto che il Professor Veronesi l'ha voluto nel suo staff con cui collabora da anni.

Così Marco promuove uno stile di vita salutare, basato sul movimento e su una corretta alimentazione che però deve essere anche buona. Spesso ripete che "Il cibo sano non è da sfigati" ma se cucinato con sapienza può diventare appagante.
Io non posso che essere d'accordo con lui, negli anni mi rendo sempre più conto che mangiando bene vivo molto meglio.

Ma parliamo del libro.
Il titolo mi piace molto e lo trovo particolarmente adatto, nutrirci e nutrire è un gesto d'amore che facciamo a noi stessi e agli altri. 

Il libro è diviso in capitoli che rappresentano gruppi di alimenti, c'è un capitolo sui semi oleosi, un capitolo sui cereali, un capitolo sui legumi etc etc...
Ogni capitolo è formato da una parte teorica sugli aimenti trattati, sulle loro proprietà nutrizionali e sulle loro virtù e una parte dedicata alla ricette su quell'alimento.
Personalmente apprezzo di più la prima parte, le ricette sono interessanti anche se a volte per quanto mi riguarda sono un po' approssimative. In ogni caso sono fonti di ottime idee per piatti sani ed equilibrati.

Se devo trovare un difetto a questo libro è che è molto simile ai precedenti "i magifici venti" e "le ricette dei magnifici venti" che io avevo già quando l'ho acquistato. Questa versione è più ampia e in un libro solo racchiude teoria e pratica, tuttavia per correttezza lo dico, se possedete già gli altri due sappiate che questo è abbastanza simile. Se invece non li possedete è un acquisto che vi consiglio se volete orientarvi verso una sana alimentazione.
Una cosa che apprezzo molto di Marco Bianchi è il suo continuo riferimento a studi e ricerche scentifiche che giustificano quello che sta dicendo, spesso nei libri sull'alimentazione scrivono di evitare alimenti senza spiegarne il motivo, lui invece con parole semplici riesce sempre a far capire il perchè esclude alcuni alimenti dalla sua alimentazione.
Alla fine del libro troviamo un indice analitico delle ricette che è molto comodo visto che le ricette sono suddivise per tipo di alimento e non per portata e senza questo indice sarebbero davvero di difficile consultazione.

In ogni caso è un libro che ho letto con grande piacere, e che vi consiglio.




Grazie per essere passati di qui!
A presto

Clara

martedì 9 febbraio 2016

La Far Breton


Una torta che ADORO! Vi spiego il perchè:
  • è facile da fare
  • si prepara in pochi minuti
  • ha pochi ingredienti (che ho quasi sempre in casa),
  • per essere un dolce è abbastanza salutare
  • la frutta disidratata lo rende naturalmente dolce senza bisogno di abbondare con lo zucchero
  • è morbida e ideale sia come merenda sia come fine pasto e sia per qualunque momento della giornata
  • ha un costo bassissimo
 E' un dolce tradizionale francese, come si capisce facilmente dal nome, una sorta di flan alle prugne, questa è la versione originale ma può essere preparato variando il tipo di frutta, o aromatizzando l'impasto in modo diverso.
Vi lascio la ricetta:

Ingredienti per 8 porzioni

250 gr di prugne secche
2 cucchiai di rum

450 ml di latte intero
3 uova
80 grammi di zucchero ( se vi piacciono le cose molto dolci mettetene 100)
150 grammi di farina
mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere (vaniglia vera non vanillina). La vaniglia non è presente nella versione tradizionale del dolce, ma per me è un ever green quindi l'ho messa anche qui e ci sta benissimo.

burro per la teglia

Procedimento:

Come prima cosa occorre coprire le prugne con acqua quanto basta e i due cucchiai di rum.
Bisogna lasciarle a bagno un paio di orette in modo che si idratino bene.

Io accendo il forno  a 190 gradi prima si cominciare a preparare l'impasto perchè la torta ha una preparazione molto veloce, fortunatamente per noi.

Per la preparazione si sbattono le uova con lo zucchero, si aggiunge la farina, e il latte che andrebbe precedentemente fatto bollire e intiepidire, sinceramente io non comprendo la necessità di farlo bollire, visto che non deve sciogliere niente, quindi lo metto direttamente freddo e il risultato viene ottimo, però per correttezza lo dico, tutte le ricette dicono di farlo bollire, per ciò fate voi!
Infine si aggiunge la vaniglia e si mecola bene. Il composto deve risultare liscio e senza grumi.

A questo punto si imburra una teglia, si dispongono sul fondo le prugne ben scolate, e si versa sopra la pastella. Il dolce deve cuocere nel forno pre riscaldato a 190 gradi per circa un'ora. Controllate la cottura forando il centro con uno stuzzicadenti e assicurandovi che esca asciutto. Io nei primi 45 minuti di cottura copro la teglie con un foglio di carta stagnola, per evitare che il dolce si bruci in superficie.

Per questa dose la dimensione della teglia che uso io è 20x20 cm, tuttavia anche un po' più grande andrebbe bene perchè a me viene bello spesso come dolce, cosa che sinceramente, apprezzo molto.

Grazie per essere passati di qui!
a presto

Clara


giovedì 4 febbraio 2016

5B: una birra al Barolo con risotto alla Clara



Durante le feste di Natale ho avuto modo di assaggiare questo prodotto e devo dire che mi ha stupita, per questo motivo ho deciso di parlarne.

Una Joint venture tra Langhe e Belgio, l'unione tra la tradizione birristica belga e la cultura del vino del Piemonte.

L'idea è quella di prendere una birra belga, un'ottima birra belga e farla affinare in una botte che ha contenuto del Barolo.
L'affinamento dura 9 mesi, i suoi effetti sono ben marcati nel prodotto finale, che parte già con una base importante, una birra bruna con 10 gradi alcolici.
Il risultato è davvero originale, alla vista la birra è bruna con una spuma non molto esuberante, segno della sua permanenza nel legno; Al naso inizialmente si sente un forte profumo vinoso, di spezie, di vaniglia ma anche di frutta matura, seguito da un profumo maltato; In bocca il prodotto si dimostra caldo complesso e intenso, estremamente persistente. Una birra da meditazione, da consumare a piccoli sorsi, da degustare lentamente, perchè si mostra poco alla volta e ad ogni sorso svela sfaccettature nuove.

Se dovesse interessarvi questo prodottotrovate il link della pagina facebook del produttore cliccando qui.

Volevo usare questa birra per una ricetta e volevo che il suo sapore rimanesse marcato nel piatto, così ho scelto un risotto, naturalmente potete realizzare questa ricetta con qualunque birra, è preferibile però che ne usiate una di buona qualità e possibilmente non troppo amara, perchè l'amaro nel riso tende a sentirsi parecchio.



Ingredienti per 2 persone:

180 grammi di riso arborio
150 ml di birra
500 ml di brodo vegetale a cui ho aggiunto mezzo cucchiaino di sale
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 scalogno piccolo tritato
10 grammi di burro
6 cucchiai di parmigiano reggiano grattuggiato

facoltativo: cialde di parmigiano per decorare

Procedimento:

In una pentola bassa e larga ho fatto scaldare l'olio, ho unito lo scalogno e quando era ben rosolato ho aggiunto il riso. In questa fase è importante girare il riso facendo in modo che tosti bene, quando è ben caldo è il momento di aggiungere la birra, tutta insieme mantendo la cottura a fuoco vivace, fino a quando non sia stata completamente assorbita.
A questo punto è il momento di abbassare la fiamma e iniziare ad aggiungere il brodo poco alla volta, girando di tanto in tanto, e bagnando il riso mano a mano che ha assorbito il brodo.
La cottura dovrebbe durare una ventina di minuti, tuttavia bisogna considerare il tipo di riso che si usa, pertanto è meglio controllare il tempo di cottura sulla confezione.
Una volta che il riso è cotto, ho spento il fuoco, e aggiunto il burro e il parmigiano, ho mescolato bene e impiattato guarnendolo con delle cialde di parmigiano.

Per fare le cialde di parmigiano basta far scaldare bene una padella antiaderente e mettere nel centro uno o due cucchiai di parmigiano, quando inizia a sciogliersi, con una spatolina si gira la cialda e si lascia qualche secondo cuocere dall'altro lato. Sono carine e facilissime da preparare.

Spero che la ricetta vi sia piaciuta, grazie per essere passati di qui!

a presto

Clara

martedì 22 dicembre 2015

I cantucci di Dany



Tempo fa grazie a questo blog ho ritrovato una persona che non vedevo e sentivo da anni, più o meno da 15 anni....  Mi aspettavo di trovare una persona completamente diversa da quella che mi ricordavo, spesso è così ma ci sono quelle volte in cui, passati i cinque minuti di imbarazzo iniziale,  torna tutto come prima.
Io e dany eravamo colleghi, ai tempi in cui iniziai l'università, ai tempi in cui pullulavano i sogni e non erano ancora stati infranti, ai tempi in cui tutto era possibile e il futuro appariva con le sue mille possibilità (ecco leggo queste parole e mi rendo conto di quanto io sia vecchia!!!!). Io e Dany facevamo un lavoro particolare, che ti obbligava ad entrare in confidenza, passavamo insieme ore, giorni, fine settimana, condividevamo spazi piccolissimi di giorno e spesso anche di notte, per cui era naturale legarsi anche dal punto di vista affettivo.
Me lo ricordavo sorridente, positivo, sempre carico e con mille interessi, e il tempo non lo ha cambiato. Mangiando una pizza a pranzo abbiamo parlato di quello che avevamo fatto in quei 15 anni e tra le altre cose è venuto fuori che Dany si era appassionato di cucina!
Così mi ha dato un po' di validissime ricette tra cui questa che sto condividendo per voi.
I cantucci sono perfetti come regalo di Natale, magari anche abbinati a una bottiglia di buon passito.



INGREDIENTI per circa 40 pezzi

270 grammi di farina 0 (o 00)
200 grammi di zucchero
200 grammi di mandorle
2 uova
1 pizzico di sale
1/2 bustina di lievito per dolci
zucchero a velo q.b.




PROCEDIMENTO:

Ho unito le uova con lo zucchero, mescolando energicamente con una frusta, ho aggiunto la farina il pizzico di sale e per ultime le mandorle intere.

Ho diviso l'impasto a metà e ho formato due "cordoni schiacciati" che ho messo su una teglia foderata con della carta forno e spolverizzata con un po' di zucchero a velo. Ho spolverato con lo zucchero a velo anche la parte superiori dei "salamoni".

Ho cotto gli impasti nel forno pre-riscaldato a 200 gradi per 10 minuti, l'ho fatto raffreddare e dopo di che ho tagliato i biscotti.
Ho messo i cantucci su una teglia disponendoli con uno dei lati rivolto verso l'alto, e li ho rimessi nel forno caldo a 250 gradi per 2 minuti. Ho sfornato i cantucci e li ho fatti raffreddare.

facili da fare, veloci e buoni!